

T4C offre la possibilità alle famiglie di accedere più facilmente alla richiesta di una “second opinion”
Un diritto fondamentale, per tutti
L’opportunità di ricorrere al parere di un altro medico, o di una istituzione (clinica, ospedale, università), al fine di confrontare, confermare o rivalutare una prima diagnosi o una indicazione terapeutica. Questo fondamentale diritto, addirittura obbligatorio in alcuni Stati, permette non solo di non perdere tempo ma addirittura riduce drasticamente i contenziosi legali ed aumenta la possibilità di procedere con le cure migliori.
Spesso sono gli stessi ospedali a fornire indirizzi o possibilità di accesso alla “second opinion”. Purtroppo però il servizio di traduzioni specialistiche di cartelle cliniche non è quasi mai offerto gratuitamente dall’ospedale, e quindi diventa un costo per la famiglia.
La nostra attività inizia esattamente in questo momento: quando la famiglia decide di richiedere una “second opinion” (o richiedere cure all’estero).
I professionisti volontari di T4C si mettono a disposizione gratuitamente per avviare le procedure di aiuto e assistenza specialistica alla famiglia del bambino.
E’ importante ricordare che il servizio di volontariato di T4C è esclusivamente rivolto ai bambini.
Ci occupiamo di aiutare la famiglia a prendere contatto con l’ospedale che è stato scelto, anche tramite interpreti specializzati, di prendere appuntamenti per prime visite, e successivamente a tradurre la cartella clinica.
Immaginiamo infatti un bambino che deve andare a fare cure ricorrenti in un paese europeo e deve “uscire” con la cartella clinica nella lingua di destinazione, e “rientrare” con quella del suo Paese nel quale poi spesso effettua delle cure di mantenimento per poi ripartire per successivi interventi.
Tutto questo avrebbe un costo insopportabile per la famiglia, soprattutto se non si tratta di un unico intervento ma di un percorso terapeutico di mesi o purtroppo anche di anni.
Medici, specialisti, traduttori, interpreti, editor e volontari si prodigano per accompagnare queste famiglie nel loro viaggio: sono persone normali, ma con un forte desiderio di donare le TRE cose più importanti in loro possesso: l’amore per i bambini, il proprio tempo, la propria conoscenza, che in questo caso permetterà a un bambino di.. avere le stesse opportunità di chi è in grado di pagare tutto senza problemi.
Nella mia personale esperienza con cartelle cliniche internazionali è nata nel 2010 durante una operazione internazionale a cui ho partecipato ad Haiti, nel post terremoto.
Negli anni successivi molti bambini -e con essi le loro famiglie- hanno fatto percorsi durissimi ma spesso con risultati straordinari.
Ho imparato quindi una cosa: se il bambino si salva la famiglia avrà contezza di aver fatto tutte le azioni corrette per il raggiungimento del miglior risultato: la guarigione o il miglioramento delle condizioni di vita.
Nel caso in cui il bimbo non dovesse farcela, la famiglia avrà certezza che nulla è stato lasciato al caso, e che nonostante l’impossibilità di poter pagare un servizio professionale di traduzione – spesso troppo costoso ed impossibile da acquistare da persone con gravi criticità economiche – sapranno che il proprio figlio ha avuto le medesime possibilità di accedere alle migliori cure di chiunque altro.
Questa differenza… è la chiave progettuale di “Translators4children”, e il motore che dal primo giorno ha animato il cuore di chi ci ha creduto in tempi non sospetti, in questa rivoluzione culturale e sanitario-assistenziale.
Riteniamo di aver messo in campo una grande idea che aiuterà a ridurre i costi della sanità del nostro paese, che potrebbe migliorare le cure erogate a tanti bambini, e di certo farà sentire felici sia i Volontari che doneranno il proprio tempo, che le famiglie che saranno aiutate.
“Saving a child’s life with words!”
Marco Squicciarini, MD
Presidente e Fondatore T4C Onlus